mercoledì 22 maggio 2013

Pesaro Lessons


Riceviamo una segnalazione e volentieri apriamo una finestra su una delle best practices italiane in tema di mobilità urbana.

Il sistema di incroci a rotatoria
L'esperienza di cui parleremo oggi è quella di Pesaro, città marchigiana dove, da circa vent'anni, l'amministrazione locale ha intrapreso un progetto organico di riorganizzazione del traffico teso a  promuovere le cosiddette mobilità alternative.

Una delle cinquanta rotatorie

Due sono le principali linee di intervento portare avanti dal Comune: la sostituzione di incroci semaforizzati con delle rotatorie (cinquanta in tutto) per rendere maggiormente fluido e scorrevole il traffico cittadino; l'introduzione di una rete di percorsi ciclabili (la "bicipolitana") organizzata per linee o percorsi individuati attraverso una specifica segnalazione e colorazione.

La "bicipolitana"

Per ulteriori approfondimenti vi consigliamo una visita ai siti gestiti dallo stesso Comune:
http://www.pesaromobilita.it/index.php?id=2331
http://www.comune.pesaro.pu.it/index.php?id=518&tx_ttnews%5Btt_news%5D=13726&tx_ttnews%5BbackPid%5D=138&cHash=b934eb4ed0

Una "linea ciclabile"

sabato 9 marzo 2013

Il nodo

La rotatoria di Ostia Antica sulla via del Mare
Chiunque abiti a Ostia Antica o nelle vicinanze avrà già capito qual è il "nodo" di cui parliamo nel post di oggi. E probabilmente un brivido scorrerà per la sua schiena... In effetti la rotatoria di Ostia Antica sulla via del Mare è uno dei punti più critici dell'intero 13 municipio, percorso ogni giorno da migliaia di automobilisti (fino a 6.000 l'ora), ormai rassegnati a trascorrere una considerevole parte della propria giornata in fila.
2003_ PRG
Da anni ormai si parla di una sua trasformazione, anche se i numerosi vincoli altimetrici (siamo al di sotto del livello del mare), archeologici (vista la prossimità con gli scavi di Ostia Antica) e logistici (nello svincolo confluiscono un  elevato numero di flussi di traffico differenti) della zona rendono molto ostico il problema. Il PRG prevedeva nel 2003 un allargamento della rotatoria per rendere più fluidi i flussi di macchine - un'ipotesi sulla cui base venne effettuato un concorso internazionale (vinto da Carlo Aymonino) conclusosi con un nulla di fatto.
2006_ Comune di Roma
Il desiderio di privilegiare il traffico di automobili da e verso Roma ha portato il Comune di Roma a elaborare una serie di soluzioni che separavano il traffico di scorrimento veloce su via del Mare e Ostiense da quello locale. In un progetto del 2006 la connessione tra via di Castel Fusano e Ostia Antica era garantita da un passaggio sopraelevato, in una soluzione a dire il vero molto impattante sul territorio per la presenza di due rotatorie destinate allo smaltimento delle vetture in ingresso e in uscita dalla via del Mare.
2007_ Comitati di Quartiere Ostia Antica, Stagni, Longarina, Saline
Molto più leggero l'impatto del progetto presentato dai comitati di quartiere di Ostia Antica, Stagni, Longarina e Saline in risposta all'ipotesi prevista dal Comune. La soluzione elaborata prevedeva lo spostamento di via del Mare e via Ostiense a ridosso della ferrovia, per compattare le vie di comunicazione e ridurre l'effetto barriera sul territorio. La viabilità locale era risolta con una rotatoria sopraelevata all'altezza dell'attuale cavalcavia.
2008_ Comune di Roma
Il Comune ha rilanciato nel 2008 con un ambizioso progetto: interrare parzialmente la via del Mare e realizzare una rotatoria sopraelevata per i collegamenti locali. Il progetto prometteva di risolvere i problemi una volta per tutte... eppure tutto si è bloccato ancora una volta. Troppo impegnativa l'operazione (circa 15 milioni di € il costo stimato)? Troppo alti i rischi legati alla sua realizzabilità (allagamenti o ritrovamenti archeologici)? Quando verrà trovata una soluzione? Migliaia di automobilisti se lo chiedono ogni giorno. Ma al momento non è dato saperlo.

giovedì 7 marzo 2013

Futuri passati

Studio architettonico con sistemazione urbanistica del primo tratto della nuova via del Mare ai piedi del Vittoriano e del Campidoglio (anni '20)
Molte buone idee rimangono intrappolate nelle maglie del passato. Con tale convinzione, in questo blog, dedicheremo particolare attenzione allo studio della "storia", soprattutto dei tentativi di chi, prima di noi, ha provato a immaginare futuri possibili per il nostro territorio.
1942_ Variante al PRG del 1931 (non realizzata)
In questo senso la via del Mare è da sempre oggetto di particolare attenzione da parte di architetti, urbanisti, politici. Inaugurata nel 1928 come autostrada, già nel 1942 si ipotizzava una sua trasformazione, in seguito all'espansione dell'abitato prevista nella zona sud di Roma.
1962_ PRG (dettaglio)

Fu solo dopo la guerra tuttavia che la strada cominciò ad assumere l'assetto che la caratterizza ancora oggi. Negli anni '60 venne declassata a strada statale. Il piano regolatore del 1962 ne prevedeva un potenziamento nel tratto compreso tra Ostiense ed Acilia, dove sarebbe dovuta essere costruita una bretella verso la Roma-Fiumicino.
1987_ progetto di galleria a Acilia

Queste previsioni non vennero però realizzate. Nel frattempo la strada andava guadagnandosi la fama come una delle più pericolose d'Italia. Prendeva corpo allora l'ipotesi di unificare l'arteria con la parallela via Ostiense, trasformando le due strade in sensi unici di marcia invertiti. In effetti gli interventi di ammodernamento realizzati a cavallo tra gli anni '80 e '90 (il sottopasso di Acilia e il nuovo svincolo del GRA) sembravano andare in questa direzione.
2002_ Provincia di Roma
L'idea però stentava a decollare. La competenza della strada passava nel frattempo alla Provincia di Roma, che metteva a punto ambiziosi progetti di messa in sicurezza dell'arteria. Per ultimo il Piano Regolatore comunale adottato nel 2008 ha rilanciato la proposta. Gli investimenti però sono ingenti (si parla di cifre comprese tra i 150 e i 250 milioni di € per l'ammodernamento dei tracciati e la realizzazione di nuovi svincoli)
2003_ PRG

Arriviamo così all'oggi. Si pensa di realizzare l'opera per tranci, cominciando da un progetto pilota per il tratto compreso tra Ostia e Ostia Antica - argomento che affronteremo nel prossimo post.


mercoledì 6 marzo 2013

Via del mare. Ieri, oggi e...

L'arrivo della via del Mare a Ostia

Avete riconosciuto nel video del post precedente la via del Mare com'era negli anni '30? Non era proprio facilissimo, considerando i profondi cambiamenti che questa arteria ha subito dalla sua apertura ad oggi.

Il nostro reportage sulle trasformazioni del 13 municipio comincia da uno dei punti più critici e controversi del territorio, la principale strada di collegamento tra Ostia e Roma: la via del Mare appunto (con la sua complanare via Ostiense). Abbiamo preparato una serie di immagini che mettono a confronto l'arteria com'era negli anni immediatamente seguenti alla sua inaugurazione (avvenuta nel 1928) e come appare oggi, a 85 anni di distanza.

Nata come autostrada per il collegamento veloce tra la capitale e il litorale, la via del Mare appare oggi circondata in gran parte da case e quartieri che la rendono, di fatto, una strada di scorrimento urbana, percorsa ogni giorno da migliaia di vetture. Sezioni stradali e svincoli sono rimasti tuttavia quasi inalterati dalla sua apertura, fatto che contribuisce a renderla oggi un'arteria perennemente congestionata.

Da anni si parla di una sua trasformazione, in grado di mettere in sicurezza il tracciato e garantire un più efficiente collegamento tra Roma e i quartieri dell'hinterland. Sono state molte le soluzioni proposte da enti pubblici, associazioni e singoli cittadini. Seppure interessanti però, nessuna di esse si è rivelata, ad oggi, concretamente applicabile. Nel prossimo post ne analizzeremo alcune.

Clicca sulle immagini qui sotto per vederle nelle dimensioni originali

     

lunedì 4 marzo 2013

Trasformazioni

Il borgo di Ostia Antica e gli scavi nel 1909

Per cercare di arricchire le riflessioni riguardo al futuro di Ostia Antica e della sua centralità, nelle prossime settimane affronteremo una serie di approfondimenti tematici relativi ad alcune trasformazioni che hanno avuto luogo nel territorio del XIII Municipio in anni recenti.

Attraverso documenti storici e rilievi contemporanei ripercorreremo le fasi dello sviluppo che questo territorio ha attraversato negli ultimi decenni, cercando di interpretarne alcuni tra gli aspetti più controversi.

Il primo approfondimento sarà dedicato al tema della mobilità.

martedì 19 febbraio 2013

Centralità / Partecipazione


Ostia Antica, 12 febbraio 2013


Primo incontro pubblico riguardante l'attivazione della Centralità di Ostia Antica presso l'albergo "Park Hotel". All'ordine del giorno proposte e osservazioni riguardo il progetto presentato dalla società Edelte srl.

Assemblea viva e partecipata, in cui tuttavia sono emersi più dubbi che risposte.

Rimangono irrisolti i problemi dell'accesso alla Centralità (che non può appoggiarsi esclusivamente sulla viabilità esistente, già altamente congestionata), del coordinamento con gli altri strumenti urbanistici previsti dal PRG per la zona (in primo luogo la trasformazione della via del Mare e dello svincolo di accesso al quartiere, ma anche l'attivazione del PRINT di Ostia Antica, di cui la Centralità è parte integrante, e la riqualificazione della limitrofa zona industriale interclusa tra la via del Mare e la ferrovia Roma-Lido), degli spazi pubblici effettivamente inclusi nell'intervento (sarebbe auspicabile un'estensione dell'isola pedonale fino agli scavi e verso il parco del Castello), dei servizi da realizzare per il rilancio di un territorio dalle straordinarie potenzialità (si suggeriscono strutture ricettive, museali e per il turismo, ma anche servizi per il quartiere, scuole, biblioteche ecc). In una parola, sembra ancora mancare una visione per il futuro di Ostia Antica, al cui interno iscrivere le trasformazioni previste con il progetto di Centralità.

Alcune reazioni all'incontro: 

lunedì 18 febbraio 2013

Note per una trasformazione possibile

Ostia Antica, 26 gennaio 2013: ha luogo il primo incontro pubblico del laboratorio di idee #OstiaAnticaMeritaDiPiù.
Online il video della presentazione



Le proposte portate all'attenzione durante la giornata ipotizzano una serie di trasformazioni per Ostia Antica con l'obiettivo di riqualificare il territorio attraverso una successione coordinata di interventi. Il fine di queste proposte è di migliorare la vivibilità dell'insediamento e sviluppare alcune sue potenzialità inespresse, legate in primo luogo alla cultura e al turismo, ad oggi ostacolate da carenze infrastrutturali ormai croniche.

Lo studio, cominciato all'interno di una ricerca universitaria e sviluppato successivamente in maniera autonoma, intraprende un'operazione critica di trasformazione del territorio attraverso il riutilizzo di elementi esistenti. Per conseguire tale scopo, cerca di coordinare differenti strumenti urbanistici verso un'organica trasformazione del quartiere.

L'intervento ruota intorno due principali linee d'azione: la riconfigurazione della viabilità lungo l’asse stradale via del Mare – via Ostiense, nel tratto compreso tra lo stabilimento della Prosider e il Cineland, e l'ampliamento della centralità locale di Ostia Antica. Queste operazioni si articolano in fasi successive di realizzazione, anche indipendenti; lo scenario complessivo (la trasformazione di via del Mare e via Ostiense in due sensi unici di marcia, l'attivazione della centralità locale e la riqualificazione di aree degradate o adibite ad usi impropri rispetto alla loro posizione strategica) si inserisce all'interno degli obiettivi strategici del vigente Piano Regolatore Generale di Roma.

Le osservazioni presentate aspirano ad inserirsi all'interno del processo partecipativo relativo alla centralità locale di Ostia Antica, nella convinzione che la recente proposta di attivazione, al di là dei suoi valori specifici, ponga importanti interrogativi anche di carattere metodologico e generale. Quale ruolo può avere la centralità locale di Ostia Antica all'interno della città? Quale rapporto la lega agli altri strumenti previsti dal Piano Regolatore Generale di Roma? Di quale visione si fa portatrice per un territorio dalle straordinarie potenzialità come questo? Quale assetto configura?

Senza pretendere di offrire soluzioni pronte a problemi così complessi, il fine di questa raccolta di appunti è di lanciare proposte per risolvere alcuni dei problemi del quartiere e rilanciarne lo sviluppo, sperando con queste di stimolare un confronto: solo strumento per un reale processo partecipativo di sviluppo del territorio.



domenica 17 febbraio 2013

PRG_ LE PAROLE

Centralità locali
 Sono i nodi propulsivi dell'identità locale attorno ai quali organizzare i processi di qualificazione nelle tante "città" in cui si identifica Roma, attraverso la valorizzazione dello spazio e delle attrezzature pubbliche esistenti e la realizzazione dei "luoghi centrali" mancanti, sede delle principali attrezzature sociali, pubbliche e private al servizio della comunità locale; la definizione del progetto della Centralità locale spetta al Municipio.



Città da Ristrutturare
 È costituita da quelle parti urbane che non hanno un assetto definito, né dal punto di vista formale, né per quanto riguarda i servizi. Queste parti corrispondono quasi tutte ai nuclei residenziali e produttivi cresciuti abusivamente, interessati da processi di recupero urbanistico a partire dal Piano del 1962, e che hanno bisogno di numerosi interventi finalizzati al miglioramento della qualità urbana: riorganizzazione dei servizi e delle funzioni esistenti e inserimento di nuove, riassetto del sistema dei collegamenti interni e con il resto della città.

Cessione compensativa Ai fini dell’acquisizione pubblica di aree destinate a Servizi pubblici, il Comune può applicare la cessione compensativa, in alternativa all’espropriazione per pubblica utilità. Tali aree sono acquisite mediante la concessione alla proprietà di una edificabilità commisurata all’estensione dell’area, ma da concentrare su una parte di essa o da trasferire su altra area. Per l’acquisizione di aree destinate a Centralità Locali, è prevista una edificabilità privata pari a 0,1 mq/mq da concentrare sul 20% delle aree a fronte della cessione al Comune del restante 80%.

Contributo straordinario di urbanizzazione Le più rilevanti valorizzazioni immobiliari, generate dalle previsioni del presente PRG rispetto alla disciplina urbanistica previgente, sono soggette a contributo straordinario di urbanizzazione, commisurato a tali valorizzazioni e posto a carico del soggetto attuatore. Il contributo straordinario è un onere ulteriore rispetto agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, ed è stabilito in misura pari al 66,6% (due terzi) dell'aumento del valore immobiliare. I proventi del contributo straordinario sono obbligatoriamente utilizzati per finalità di riqualificazione urbana (reperimento di standard urbanistici, realizzazione di opere e servizi pubblici) nello stesso ambito in cui ricade l’intervento tributario.

Programmi integrati
 (PRINT) Sono strumenti innovativi che consentono di perseguire l'obiettivo della riqualificazione urbana attraverso la collaborazione tra soggetti pubblici e privati coinvolti nella trasformazione, e l'integrazione di funzioni (residenza, attività terziarie, ecc.). I Programmi integrati riguardano la città da ristrutturare e la città consolidata e saranno gestiti dai Municipi, che definiranno gli obiettivi da raggiungere. In seguito, i privati interessati potranno proporre dei progetti e partecipare attivamente alla trasformazione della città.

giovedì 31 gennaio 2013

#OstiaAnticaMeritaDiPiù

Progetto di riorganizzazione della viabilità su via del Mare e via Ostiense e ampliamento della centralità locale di Ostia Antica

Il progetto propone una serie di trasformazioni per Ostia Antica con l'obiettivo di riqualificare il territorio attraverso una successione coordinata di interventi. Il fine di queste proposte è di migliorare la vivibilità dell'insediamento e sviluppare alcune sue potenzialità inespresse, legate in primo luogo alla cultura e al turismo, ad oggi ostacolate da carenze infrastrutturali ormai croniche.

L'intervento ruota intorno due principali linee d'azione: la riconfigurazione della viabilità lungo l’asse stradale via del Mare – via Ostiense, nel tratto compreso tra lo stabilimento della Prosider e il Cineland, e l'attivazione della centralità locale di Ostia Antica. Queste operazioni si articolano in fasi successive di realizzazione; lo scenario complessivo (la trasformazione di via del Mare e via Ostiense in due sensi unici di marcia, l'attivazione della centralità locale e il rilancio del territorio di Ostia Antica) si inserisce all'interno degli obiettivi strategici del vigente Piano Regolatore Generale di Roma.

Prima degli interventi sulla centralità locale, di prossima attivazione, è importante intervenire sulla rete infrastrutturale. Per rendere maggiormente fluida la viabilità in una zona altamente congestionata, che ha conosciuto negli ultimi venti anni uno sviluppo edilizio incontrollato, è previsto l’inserimento di alcune rotatorie lungo l'asse via del Mare / via Ostiense in sostituzione degli svincoli esistenti. In una prima fase si propone di sostituire l’incrocio di Ostia Antica, una rotatoria semaforizzata in cui confluiscono un elevato numero di strade e flussi veicolari differenti, con una coppia di rotatorie localizzate all’altezza di via Arturo Evans e dell’incrocio via Calza Bini – via dei Romagnoli. Queste daranno accesso diretto ad alcune zone (la stazione, i campi sportivi, la zona industriale) attualmente non facili da raggiungere.

La nuova viabilità permetterà di attivare un graduale processo di riqualificazione urbana del centro di Ostia Antica, scaricato dei flussi di traffico attualmente gravitanti su via dei Romagnoli e che di fatto tengono separate le zone degli scavi archeologici con il Castello di Giulio II e il borgo. La possibilità di entrare al centro abitato da sud e da nord permetterà di realizzare un’isola pedonale nel tratto di via dei Romagnoli compreso tra via Evans e viale degli Scavi e lungo via delle Genti Salinatorie, unificando di fatto l’intero centro storico di Ostia Antica, di cui si propone l'annessione alla futura centralità locale.

Due ampie aree di sosta saranno direttamente accessibili dalle rotatorie, mentre un’ulteriore area su via Patroni sarà destinata al traffico locale come compensazione per i posti auto eliminati su via dei Romagnoli. Il parcheggio degli scavi archeologici rimarrà accessibile a bus turistici e disabili. Verranno potenziati i collegamenti tra il centro abitato e la stazione di Ostia Antica attraverso la realizzazione di un ponte sulla via del Mare, in sostituzione della passerella esistente (attualmente non accessibile ai portatori di handicap), e di una sottopasso ciclo-pedonale, da realizzare lungo il tracciato di un antico canale.

In una seconda fase si propone di estendere il processo di rigenerazione alle aree limitrofe. Per raggiungere tale obiettivo è di primaria importanza affiancare al PRINT già previsto dal Piano Regolatore per Ostia Antica, la formazione di un altro Programma Integrato per il recupero della zona produttiva interclusa tra la via Ostiense e la ferrovia Roma – Lido (la “lente”), per altro già ipotizzato nelle controdeduzioni al Piano. Grazie a tale strumento sarà possibile reperire aree utili per realizzare una serie di servizi pubblici o di uso pubblico (strutture ricettive, una biblioteca, scuole) e implementare le infrastrutture della zona in sinergia con gli operatori privati attivati dal PRINT.

La realizzazione di due ulteriori rotatorie su via del Mare e su via Ostiense (una all’altezza della fabbrica Prosider e un'altra, già prevista dal Comune di Roma, posta all’altezza di Cineland) permetterà di razionalizzare il traffico diretto, rispettivamente, verso Stagni e verso Fiumicino, portando a compimento il processo di trasformazione delle due arterie in un vero e proprio boulevard urbano. In questa fase si propone inoltre di sostituire l’attuale cavalcavia su via di Castel Fusano con un ponte direttamente accessibile dalla rotatoria posta a sud della stazione. Una strada di raccordo verrà costruita sul sedime ferroviario attualmente occupato da un binario morto riconnettendo la nuova viabilità con le strade esistenti.

In seguito allo sviluppo di nuove attività nella “lente”, in una terza fase di sviluppo del progetto, si potrebbe infine realizzare una galleria artificiale, calpestabile in copertura, che permetterà il raccordo tra i giardini del Castello e le aree adiacenti la stazione. Nell'ottica della trasformazione della ferrovia Roma-Lido in metropolitana, si potrà inoltre modificare la stazione di Ostia Antica e realizzare la futura fermata Stagni come strutture-ponte. Questi elementi di connessione, uniti alla realizzazione di spazi verdi attrezzati da entrambi i versanti della via del Mare e della ferrovia e negli spazi interclusi, potranno così permettere una ricucitura anche pedonale del territorio.

ing. arch. Roberto Filippetti
arch. Giambattista Reale