martedì 19 febbraio 2013

Centralità / Partecipazione


Ostia Antica, 12 febbraio 2013


Primo incontro pubblico riguardante l'attivazione della Centralità di Ostia Antica presso l'albergo "Park Hotel". All'ordine del giorno proposte e osservazioni riguardo il progetto presentato dalla società Edelte srl.

Assemblea viva e partecipata, in cui tuttavia sono emersi più dubbi che risposte.

Rimangono irrisolti i problemi dell'accesso alla Centralità (che non può appoggiarsi esclusivamente sulla viabilità esistente, già altamente congestionata), del coordinamento con gli altri strumenti urbanistici previsti dal PRG per la zona (in primo luogo la trasformazione della via del Mare e dello svincolo di accesso al quartiere, ma anche l'attivazione del PRINT di Ostia Antica, di cui la Centralità è parte integrante, e la riqualificazione della limitrofa zona industriale interclusa tra la via del Mare e la ferrovia Roma-Lido), degli spazi pubblici effettivamente inclusi nell'intervento (sarebbe auspicabile un'estensione dell'isola pedonale fino agli scavi e verso il parco del Castello), dei servizi da realizzare per il rilancio di un territorio dalle straordinarie potenzialità (si suggeriscono strutture ricettive, museali e per il turismo, ma anche servizi per il quartiere, scuole, biblioteche ecc). In una parola, sembra ancora mancare una visione per il futuro di Ostia Antica, al cui interno iscrivere le trasformazioni previste con il progetto di Centralità.

Alcune reazioni all'incontro: 

lunedì 18 febbraio 2013

Note per una trasformazione possibile

Ostia Antica, 26 gennaio 2013: ha luogo il primo incontro pubblico del laboratorio di idee #OstiaAnticaMeritaDiPiù.
Online il video della presentazione



Le proposte portate all'attenzione durante la giornata ipotizzano una serie di trasformazioni per Ostia Antica con l'obiettivo di riqualificare il territorio attraverso una successione coordinata di interventi. Il fine di queste proposte è di migliorare la vivibilità dell'insediamento e sviluppare alcune sue potenzialità inespresse, legate in primo luogo alla cultura e al turismo, ad oggi ostacolate da carenze infrastrutturali ormai croniche.

Lo studio, cominciato all'interno di una ricerca universitaria e sviluppato successivamente in maniera autonoma, intraprende un'operazione critica di trasformazione del territorio attraverso il riutilizzo di elementi esistenti. Per conseguire tale scopo, cerca di coordinare differenti strumenti urbanistici verso un'organica trasformazione del quartiere.

L'intervento ruota intorno due principali linee d'azione: la riconfigurazione della viabilità lungo l’asse stradale via del Mare – via Ostiense, nel tratto compreso tra lo stabilimento della Prosider e il Cineland, e l'ampliamento della centralità locale di Ostia Antica. Queste operazioni si articolano in fasi successive di realizzazione, anche indipendenti; lo scenario complessivo (la trasformazione di via del Mare e via Ostiense in due sensi unici di marcia, l'attivazione della centralità locale e la riqualificazione di aree degradate o adibite ad usi impropri rispetto alla loro posizione strategica) si inserisce all'interno degli obiettivi strategici del vigente Piano Regolatore Generale di Roma.

Le osservazioni presentate aspirano ad inserirsi all'interno del processo partecipativo relativo alla centralità locale di Ostia Antica, nella convinzione che la recente proposta di attivazione, al di là dei suoi valori specifici, ponga importanti interrogativi anche di carattere metodologico e generale. Quale ruolo può avere la centralità locale di Ostia Antica all'interno della città? Quale rapporto la lega agli altri strumenti previsti dal Piano Regolatore Generale di Roma? Di quale visione si fa portatrice per un territorio dalle straordinarie potenzialità come questo? Quale assetto configura?

Senza pretendere di offrire soluzioni pronte a problemi così complessi, il fine di questa raccolta di appunti è di lanciare proposte per risolvere alcuni dei problemi del quartiere e rilanciarne lo sviluppo, sperando con queste di stimolare un confronto: solo strumento per un reale processo partecipativo di sviluppo del territorio.



domenica 17 febbraio 2013

PRG_ LE PAROLE

Centralità locali
 Sono i nodi propulsivi dell'identità locale attorno ai quali organizzare i processi di qualificazione nelle tante "città" in cui si identifica Roma, attraverso la valorizzazione dello spazio e delle attrezzature pubbliche esistenti e la realizzazione dei "luoghi centrali" mancanti, sede delle principali attrezzature sociali, pubbliche e private al servizio della comunità locale; la definizione del progetto della Centralità locale spetta al Municipio.



Città da Ristrutturare
 È costituita da quelle parti urbane che non hanno un assetto definito, né dal punto di vista formale, né per quanto riguarda i servizi. Queste parti corrispondono quasi tutte ai nuclei residenziali e produttivi cresciuti abusivamente, interessati da processi di recupero urbanistico a partire dal Piano del 1962, e che hanno bisogno di numerosi interventi finalizzati al miglioramento della qualità urbana: riorganizzazione dei servizi e delle funzioni esistenti e inserimento di nuove, riassetto del sistema dei collegamenti interni e con il resto della città.

Cessione compensativa Ai fini dell’acquisizione pubblica di aree destinate a Servizi pubblici, il Comune può applicare la cessione compensativa, in alternativa all’espropriazione per pubblica utilità. Tali aree sono acquisite mediante la concessione alla proprietà di una edificabilità commisurata all’estensione dell’area, ma da concentrare su una parte di essa o da trasferire su altra area. Per l’acquisizione di aree destinate a Centralità Locali, è prevista una edificabilità privata pari a 0,1 mq/mq da concentrare sul 20% delle aree a fronte della cessione al Comune del restante 80%.

Contributo straordinario di urbanizzazione Le più rilevanti valorizzazioni immobiliari, generate dalle previsioni del presente PRG rispetto alla disciplina urbanistica previgente, sono soggette a contributo straordinario di urbanizzazione, commisurato a tali valorizzazioni e posto a carico del soggetto attuatore. Il contributo straordinario è un onere ulteriore rispetto agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, ed è stabilito in misura pari al 66,6% (due terzi) dell'aumento del valore immobiliare. I proventi del contributo straordinario sono obbligatoriamente utilizzati per finalità di riqualificazione urbana (reperimento di standard urbanistici, realizzazione di opere e servizi pubblici) nello stesso ambito in cui ricade l’intervento tributario.

Programmi integrati
 (PRINT) Sono strumenti innovativi che consentono di perseguire l'obiettivo della riqualificazione urbana attraverso la collaborazione tra soggetti pubblici e privati coinvolti nella trasformazione, e l'integrazione di funzioni (residenza, attività terziarie, ecc.). I Programmi integrati riguardano la città da ristrutturare e la città consolidata e saranno gestiti dai Municipi, che definiranno gli obiettivi da raggiungere. In seguito, i privati interessati potranno proporre dei progetti e partecipare attivamente alla trasformazione della città.